TARTUFO BIANCO

Il Tartufo bianco, scientificamente conosciuto come Tuber Albidum Pico, è pregiato e molto apprezzato nella cucina gourmet. È spesso considerato uno dei tartufi più pregiati al mondo, insieme al Tartufo bianco Tuber Magnatum.
Le piante con cui il Tuber albidum entra in simbiosi sono i pini delle zone costiere, pino domestico (Pinus pinea), pino marittimo (Pinus pinaster), pino d’Aleppo (Pinus halepensis); quelli delle zone collinari pino nero (Pinus nigra) e pino laricio (Pinus nigra var. laricio) e quelli esotici come il pino eccelso (Pinus excelsa) ed il pino strobo (Pinus strobus); simbionti sono anche le querce sia dei boschi mesofili, rovere (Quercus sessiflora) e cerro (Quercus cerris), che xerofili roverella (Quercus pubescens).

La gleba (polpa interna) si presenta inizialmente biancastra, sebbene tenda poi a divenire di un colore fulvo e quindi bruno violaceo, con vene bianche grossolane.
Il peridio (scorza esterna) si presenta liscio, di colore bianco sporco negli esemplari più giovani, che assume con la maturazione un tono più scuro con maculature rugginose.
È un tartufo che non raggiunge grandi dimensioni infatti questa specie raggiunge una dimensione massima di 40-50 g.
Il Tartufo Bianchetto (tuber Borchii Vitt. o Tuber Albidum Pico) si raccoglie dal 10 Gennaio al 15 Aprile.

Utilizzato principalmente per aggiungere un sapore sottile e raffinato a piatti come paste, risotti e insalate.

Tempo di raccolta: da gennaio ad aprile.
Come ci suggerisce il suo nome volgare “marzuolo” dal mese di marzo raggiunge a pieno la sua maturità esprimendo al meglio il suo carattere, deciso e pungente.

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